Nei giorni scorsi è venuto a mancare Sergio Biagi, un mobiliere che ha lasciato il segno per la sua determinazione imprenditoriale. Sergio è stato uno dei mobilieri più conosciuti della provincia a sud di Roma, la sua lunga carriera ha poi trovato nelle figlie Mara e Lorena una continuità che ormai ha superato i 75 anni. I suoi primi passi come mobiliere sono durante l’immediato dopoguerra, quando inizia una piccola attività. Nel corso degli anni si rende conto di quanto possa essere importante una esposizione adeguata per l’arredamento. In quegli anni lontani una camera da letto si vendeva con i comò e comodini messi sul tetto dell’armadio e la tastiera del letto smontata appoggiata sulle porte dell’armadio. Oggi sarebbe impensabile vendere un arredamento così come veniva proposto in quella epoca.

Intuizione imprenditoriale
La sua grande intuizione imprenditoriale è stata quella di realizzare una prima esposizione dove si potessero vedere i mobili così come poi sarebbero apparsi a casa propria. Costruì una ampia esposizione per proporre l’arredamento in modo consono e adeguato. Ancora oggi quella esposizione esiste e ospita un centro di commercio al minuto di beni di consumo durevole. Questa sua iniziativa fu progressivamente spunto per gli altri rivenditori di arredamento. Stava progressivamente nascendo nel centro Italia l’idea di arredamento che contraddistingue il Made in Italy. Ma la sua idea non era terminata, come dimostrano oggi i due centri espositivi del mobile di Lariano e Colleferro, gestiti rispettivamente dalle due figlie Lorena e Mara. A questa idea di arredamento si abbina un principio di qualità senza compromessi che ha sempre contraddistinto la sua carriera imprenditoriale. Sergio Biagi è stato uno dei primi mobilieri italiani a realizzare un centro cucine Salvarani.

Grande intuito imprenditoriale
L’idea di arredamento qualificato e di gusto sembra oggi essere stato sorpassato dall’arredamento economico delle grandi catene di distribuzione. Ma non è così. L’arredamento italiano è sempre più presente nel mondo per quelle caratteristiche di qualità e di gusto che ne sono i caratteri principali. Questo avviene grazie anche a imprenditori della levatura di Sergio Biagi, che hanno imposto dei concetti di eleganza e distinzione nel proporre l’arredamento italiano, che ancora oggi tutto il mondo ci invidia e ci copia. Ma terminando questo ricordo di Sergio Biagi vogliamo anche ricordare il suo grande intuito imprenditoriale. Una volta che la sua attività nell’arredamento era in mano alle due figlie che si sono dimostrate assolutamente all’altezza delle sue capacità, si è ritirato in un’isola turistica di prima grandezza. Ma anche lì ha iniziato a svolgere la sua attività imprenditoriale, perché come si dice, chi nasce tondo non può morire quadrato.

Sergio Biagi
Per certi versi un uomo fortunato Sergio Biagi, perché fino a pochi giorni prima di lasciarci, ha continuato ad avere una vita attiva e fruttifera. Sono veramente pochi i novantenni che possono dire di avere continuato con laboriosità a interpretare la propria vita con quello spirito imprenditoriale che lui tanto amava. Il lascito fondamentale di Sergio Biagi non sono le cose che lui ha realizzato, ma piuttosto l’insegnamento di vivere la vita intensamente e senza esitazioni fino a quando questo è possibile. Non è mai stato un pensionato, ma piuttosto un imprenditore e l’artefice di tante iniziative che ci hanno fatto capire quanto sia importante vivere la vita con intensità e passione. Grazie amico Sergio per i tuoi insegnamenti, speriamo di poterne fare il giusto uso.
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