In questo post vedremo i migliori materassi dal 2024 al 2025 e le novità emergenti per il sistema riposo nel suo complesso. Il mercato italiano del materasso è probabilmente il mercato più interessante dal punto di vista tecnico e dell’innovazione di settore, oltre a quello Statunitense. In questo post vedremo delle notevoli innovazioni. Cominciamo con il dire che i materassi memory continuano a farla da padrone in termini di presenza sul mercato. Ma si è poi imposto il materasso ibrido e la versione che ha preso più piede è quella delle molle insacchettate abbinate al Memory.
Invece un notevole calo dei materassi con le molle ortopediche biconiche, perché in genere sono piuttosto pesanti. Ma anche in questo campo vi sono delle notevoli novità. Tiene poi sempre una sua nicchia di mercato il materasso in lattice. Che ha delle caratteristiche di resilienza che piacciono a una determinata categoria di clientela. Cominciamo a vedere le novità.

Migliori materassi dal 2024 al 2025
Come dicevamo, in termini numerici continua a essere il materasso in memory quello più richiesto dal mercato. Il Memory è una particolare schiuma viscoelastica a rilascio lento di memoria. Questa gradevole sensazione di avvolgimento è gradita da una notevole parte dei consumatori. Normalmente il Memory viene applicato su una struttura portante realizzata in schiume evolute di tipo poliuretanico. Dobbiamo tenere presente che esistono due tipi differenti di Memory: il Memory normale e il Memory marine.
La differenza tra i due memory è assoluta. Il Memory normale viene realizzato con il toluene, che viene dal benzene che a sua volta viene dal petrolio. Ha periodi di espansione molto lunghi, che vanno dai 20 ai 30 minuti e a delle temperature molto elevate, cioè dagli 80 ai 120° Centigradi. Questo lungo processo di espansione ad alte temperature fa sì che le bollicine della schiuma siano chiuse e non fanno passare l’aria.

La differenza fondamentale tra Memory normale e Memory marine
Chi è possessore di un materasso in Memory normale, spesso nei mesi estivi lamenta il fatto che il materasso produca calore. Il problema effettivo del Memory normale è quello che non permette la circolazione dell’aria, con la conseguenza di produrre calore. La quasi nulla traspirabilità dell’aria produce inoltre umidità e proliferazione di acari all’interno del materasso. Ma in effetti i materassi non sono nati con il Memory normale, ma con delle schiume viscoelastiche ad alta traspirabilità, fino al 500% superiore rispetto a quella del Memory normale.
Il primo materasso in memory nel 1998 è stato quello presentato nella catena americana dei negozi Brookstone. Si trattava di un materasso Memory ad alta traspirabilità, realizzato con una schiuma che tecnicamente si chiama MDI e che si caratterizza per avere dei tempi di espansione completamente differenti dal Memory normale. Tra 30 e 45°centigradi, tempo che va da 30 a 45 minuti.

Caratteristiche del Memory marine e chi lo utilizza
La schiuma viscoelastica MDI è quella che noi definiamo Memory marine, perché le sue bollicine aperte ad alta traspirabilità ricordano i benefici della spugna marina naturale. Come dicevamo è un prodotto assolutamente differente rispetto al Memory normale, sia come materiale che come tipo di lavorazione. Bisognerebbe quindi essere certi di acquistare un materasso che abbia del Memory marine. Teniamo presente che i costi del materiale e anche i costi della lavorazione, sono superiori a quelli del Memory normale.
Ma le differenze in termini di benefici sono macroscopiche. Innanzitutto perché il Memory marine non accumula umidità e rallenta perciò notevolmente l’insediamento degli acari. Ma il fatto che appare immediatamente evidente è che non produce calore così come fa invece il Memory normale. Dovendo scegliere quindi un materasso in memory, meglio sicuramente dei prodotti con schiuma elastica MDI come: Tempur, Evolve Materassi, Sanapostura, Sanmaterasso, Saludormi e Duomaterassi sono solo alcuni marchi.

Le eventuali lavorazioni delle schiume di sostegno al memory
Dobbiamo a questo punto aprire una piccola parentesi per parlare delle schiume evolute che sostengono il Memory. Infatti il sostegno può essere realizzato con delle schiume sagomate, oppure delle schiume lisce. Le schiume che hanno delle particolari lavorazioni e sagomature, sono schiume evolute tagliate con i pantografi. Come potete facilmente immaginare, realizzare delle lastre lisce di schiuma ha dei tempi di lavorazione infinitamente inferiori rispetto alla realizzazione di schiume sagomate.
Parliamo di differenze di tempo veramente molto importanti: per realizzare una lastra di schiuma sagomata ci possono volere anche 20 o 25 volte il tempo di realizzazione di una lastra liscia. Questo incide notevolmente sui costi di produzione, ma non solo. Le sagomature delle schiume servono a dare un maggiore comfort al materasso e permettono spesso di avere dei canali interni di ventilazione che permettono la circolazione dell’aria. Chiaramente sono dei materassi che hanno dei costi superiori.

La densità delle schiume evolute utilizzate nei materassi
Passiamo adesso a considerare un altro aspetto importante nella scelta del materasso. Le schiume di sostegno del Memory sono realizzate normalmente in TDI, la schiuma poliuretanica che viene dal toluene e che già abbiamo menzionato prima. Ma l’aspetto da dover tener presente è la densità delle schiume. La densità della schiuma corrisponde al peso per ogni metro cubo della stessa schiuma. Pertanto una schiuma con densità 18, penserà per esempio circa la metà di una schiuma con densità 35. Significa che nella densità di 18 vi è circa la metà del materiale e perciò il prezzo è della metà. L’unica maniera per capire la densità di una schiuma è il suo peso. Se sono materassi particolarmente economici non avranno sicuramente schiume di densità elevate. Inoltre le schiume più rigide normalmente hanno delle basse densità, perché la rigidità evita che la schiuma si deformi troppo velocemente.
Sollevate dai lati il materasso, se volete farvi un’idea. Ma tenete presente che l’imbottitura altera questa valutazione.

I materassi a molle insacchettate
La seconda categoria che continua ad avere un notevole interesse da parte del mercato, è quella dei materassi a molle insacchettate. Si tratta di un progetto nato negli anni Venti dello scorso secolo e che ancora oggi possiamo ritenere molto buono. La caratteristica delle molle insacchettate è quella di essere indipendenti l’una dall’altra. Questa indipendenza di ogni singola molla, consente alla struttura di adeguarsi alle differenti caratteristiche di ogni zona del corpo umano. Quindi tenderanno a cedere di più nell’anca, rispetto per esempio al nostro fianco.
Dobbiamo però fare attenzione perché vi sono alcuni produttori che mettono sopra la struttura a molle insacchettate i feltri. Questa scelta tecnica fa risparmiare al produttore in termini di costi, perché bisogna mettere meno gomme sulla struttura a molle insacchettate. Ma produce un effetto amaca che col passare degli anni diventa dannosissimo alla salute. Dobbiamo quindi sempre verificare che non vi sia il feltro.

Il numero di molle insacchettate all’interno del materasso
Trattiamo adesso un altro argomento importante nella scelta dei materassi a molle insacchettate. Erroneamente si considera il numero di molle insacchettate che stanno all’interno del materasso, come metro della rigidità del materasso stesso. Ma non è così. Prendiamo in considerazione un materasso matrimoniale con 800, 1.600 oppure 3.200 molle insacchettate al proprio interno. Molti pensano che più sono le molle e maggiore sarà la rigidità del materasso.
Ma la rigidità viene data dal produttore con le schiume o il feltro che vengono messi sul molleggio. La rigidità viene data dalla forma a botte oppure dalla forma lineare della molla, oltre che dallo spessore del filo metallico che viene utilizzato per realizzare la molla. Teniamolo presente, poiché i molleggi vengono normalmente racchiusi all’interno di un box poliuretanico. Oltre alla densità e alla rigidità delle schiume, un altro aspetto importante da considerare è quello della eventuale foratura che permette alla circolazione dell’aria.

Le zone differenziate nella struttura a molle insacchettate come si fa e a cosa serve
Per realizzare i materassi a molle insacchettate, spesso viene utilizzato dal produttore un ulteriore accorgimento. Perché la struttura può essere realizzata anche a Zone differenziate. Queste zone differenziate si ottengono con l’utilizzo di dei fili metallici che abbiano lo spessore di una sezione differente. Chiaramente il filo metallico che ha la sezione più spessa, produrrà dei molleggi più rigidi rispetto ai fili metallici che hanno una sezione minore. Alternando nella struttura delle linee di molle insacchettate con fili metallici di sezioni differenti, otterremo zone del materasso con un diverso livello di resistenza al peso del corpo umano.
Questo tipo di molleggio a Zone differenziate aggiunge valore al materasso, in quanto per la sua realizzazione bisogna avere un macchinario in più, nello stabilimento di produzione. Noi comunque riteniamo irrilevante la differenza in termini di benefici. Perché per loro stessa caratteristica, le molle insacchettate cedono in modo diverso al peso corporeo in base alla parte del corpo che stanno sostenendo.

L’altezza delle molle insacchettate incide sulla comodità del materasso
Dobbiamo a questo punto tenere in considerazione un altro aspetto che invece influisce sulla comodità del materasso. Le molle insacchettate normalmente possono essere di diverse altezze. Questa caratteristica effettivamente può rendere più o meno comodo il materasso. Maggiore è l’altezza della molle insacchettata all’interno del materasso e maggiore sarà la comodità. Normalmente nel mercato italiano vengono utilizzate molle insacchettate dell’altezza di 14 cm, mentre per esempio nel mercato tedesco vengono utilizzate molle insacchettate dell’altezza di 12 cm e mezzo.
Sul mercato italiano vi sono tantissimi materassi realizzati con il molleggio tedesco che offre minori caratteristiche di comodità. Si tratta prevalentemente dei materassi venduti tramite internet. Perché la stragrande produzione dei materassi venduti su internet viene realizzata in Germania. Se possibile vediamo di preferire un materasso che abbia delle Molle insacchettate alte 14 cm, perché ne beneficeremo in termini di comodità.

I materassi ibridi molle e Memory
Un altro tipo di materasso veramente molto interessante e particolarmente comodo è il materasso ibrido. Con questo termine “ibrido” si definisce un materasso che abbia tra le sue componenti materiali che derivano da differenti tipologie di materasso. Possono essere quindi materassi ibridi normalmente quelli composti da molle e lattice, memory e lattice oppure molle e memory.
Tra questi tipi di materassi quello più interessante e sicuramente il materasso a molle insacchettate e memory, perché offre un comfort maggiore. Anche in questo caso dobbiamo però fare attenzione se stiamo scegliendo un materasso che abbia al suo interno del Memory normale oppure del Memory marine. Verifichiamo sempre che non vi sia all’interno il feltro, che danneggia la nostra salute. Se possibile verificate anche che la lastra di Memory posta sulle molle insacchettate abbia avuto qualche tipo di lavorazione che ne migliori le caratteristiche. Come per esempio una sagomatura massaggiante o per la circolazione sanguigna.

I materassi in lattice
Un’altra categoria da dover tenere in considerazione per la scelta dei nostri futuri materassi è quella dei materassi in lattice. Si tratta di una schiuma derivante dall’albero della gomma. Viene da considerare un problema etico, perché vengono realizzate delle cicatrici lungo la corteccia dell’albero per estrarne la linfa del lattice. Questo processo letteralmente di dissanguamento porta progressivamente l’albero alla morte. Detto questo, il lattice nasce da un processo lavorativo che è stato perfezionato negli anni Quaranta dello scorso secolo. Al contrario di quello che normalmente si dice, i materassi in lattice non hanno una elevata traspirabilità.
Infatti, per evitare che si possano ammuffire, sono stati creati i fori di portanza all’interno delle lastre di lattice. Questi fori di portanza permettono la circolazione dell’aria all’interno della struttura. Il lattice ha una resilienza elastica veramente elevata, che può piacere o non piacere. Ma che è veramente unica e non paragonabile con gli altri materassi.

Le molle ortopediche bonnell nei materassi e le nuove frontiere delle schiume ortopediche
Proseguiamo parlando dei materassi ortopedici, che ancora oggi sono graditi da una parte di clientela. Effettivamente si tratta di un tipo di materasso ancora efficace, malgrado la sua longevità. Le molle ortopediche, chiamate tecnicamente Bonnel, nascono nella decade del 1870 e rivoluzionarono completamente il modo di dormire. Prima di allora si dormiva sui materassi in lana, oppure quelli più economici in pagliericcio.
I meno giovani sicuramente ricorderanno i materassi in lana che si usavano in Europa fino agli anni sessanta. Erano normalmente rivestiti con un broccato di cotone giallo. Allora veniva il cardatore direttamente a casa per realizzare il materasso. Il materasso ortopedico è stato una notevole innovazione che è giunta da noi intorno agli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo. Se ha una buona imbottitura, si tratta di un materasso indicato per le persone in sovrappeso. Ha però il difetto di essere un materasso pesante difficile da muoversi.

Come dicevamo vi sono delle nuove frontiere che vedono delle schiume evolute studiate proprio per avere l’effetto ortopedico oppure semi ortopedico. Tra queste bisogna menzionare la schiuma evoluta per materassi Microchambers che nel 1996 è stata la prima a essere utilizzata per realizzare dei materassi interamente in schiuma evoluta. Un materasso ortopedico o semi ortopedico, con uno strato superiore di Memory marine è un’ottima soluzione per coloro che preferiscono dormire con un sostegno adeguato.

La differenza tra molle per materassi
Vediamo di capire un attimo la differenza tra le molle ortopediche Bonnel e le molle insacchettate indipendenti. Le molle ortopediche Bonnel sono realizzate a forma di spirale con un filo metallico di una sezione superiore rispetto a quella delle Molle insacchettate indipendenti. La forma a spirale per sua natura oppone una maggiore resistenza al peso del corpo umano.
Questo tipo di molleggio è bloccato da molle a spirale più piccole, che limtano il movimento del molleggio. Questo tipo di struttura ha bisogno di un feltro di separazione dalla parte superiore del materasso. Perché altrimenti le molle raschiando distruggerebbero le altre parti del materasso. Questo tipo di feltro, se utilizzato sui materassi a molle insacchettate, blocca l’indipendenza delle molle e produce un effetto amaca dannoso alla salute. Le molle insacchettate indipendenti, hanno invece la caratteristica di essere una indipendente dall’altra e quindi di assecondare i movimenti del corpo durante il sonno.

L’innovativa e antichissima tecnologia degli Archi romani
Tutti quanti conosciamo gli archi romani. Si tratta di una tecnologia millenaria che ancora oggi vediamo utilizzata in progetti ingegneristici. Viaggiando per l’Europa è possibile ancora vedere ponti, acquedotti, archi di Trionfo, teatri o anfiteatri di epoca romana. Il più famoso di tutti è il Colosseo di Roma. Tutte queste strutture hanno in comune gli archi romani. La loro caratteristica è quella di scaricare lungo i lati dell’arco le sollecitazioni dovute al peso o alle intemperie.
Questa struttura perfetta e antichissima, viene oggi utilizzata da alcuni marchi di materassi per ottenere una pressione dal basso verso l’alto, proporzionata al peso della persona che utilizza il materasso. Parlando in parole semplici, si tratta di materassi eccezionalmente comodi. Tra le aziende che utilizzano questa tecnologia all’interno dei materassi menzioniamo: Evolve Materassi, Sanapostura, Materassi Uno, Saludormi, Duomaterassi, Sanmaterasso e Materassi Company. Ma altre marche stanno iniziando a utilizzare questa tecnologia innovativa.

Completiamo con un breve accenno alle nanotecnologie che proiettano di dieci anni avanti alcuni materassi tecnologici di ultima generazione
Completiamo questo testo menzionando l’innovazione tecnologica dei tessuti utilizzati nel settore dei materassi. Le prime applicazioni sono state quelle di rivestimenti in tessuto per materassi realizzati con aloe vera oppure argento silver che venivano inseriti in termini di micrometro o addirittura angstrom nella trama del tessuto. Per i non addetti ai lavori diciamo che il micrometro è un millesimo di millimetro, mentre l’angstrom è un milionesimo di millimetro. Per questo quando parliamo di questi tessuti stiamo parlando di Nanotecnologia.
Come possiamo andare a vedere sul sito tecnico Naturtech.org, ormai sono presenti sui materassi tessuti che hanno oltre 10 minerali al proprio interno e producono raggi infrarossi. Oppure dei tessuti con un minor numero di minerali al proprio interno che possono produrre raggi biogenetici o ancora altri che ci proteggono dai campi elettromagnetici. Tutte le tecnologie che rispondono a specifiche necessità. Dagli sportivi alle persone anziane, tutte novità che ci riserva il futuro prossimo del materasso.
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